Smart-working e parità di genere nella Pubblica amministrazione

I numeri che fotografano la realtà e indicano le tendenze sono fondamentali per calibrare al meglio le scelte e le decisioni della politica. Tra i dati che emergono, sicuramente colpisce la carenza di personale e di investimenti in formazione e digitalizzazione dei comuni, soprattutto quelli più piccoli, a fronte di uno sforzo generale delle amministrazioni che comunque inizia a dare i suoi frutti”. Lo ha detto il Ministro Fabiana Dadone intervenendo ieri alla presentazione dei primi risultati della seconda edizione del Censimento permanente delle Istituzioni Pubbliche.

Dadone ha aggiunto: “Il Governo e il mio Dipartimento stanno intervenendo su molti fronti: la manovra è generosa con le città come non avveniva da anni, in aggiunta abbiamo lavorato e dato il via libera al decreto che stabilisce nuovi criteri assunzionali per i comuni più virtuosi.

Senza dimenticare che, grazie al ‘syllabus’ della Funzione pubblica, stiamo agendo anche sulla formazione e la digitalizzazione tramite test e schede formative in e-learning gratuito per tutti i dipendenti delle amministrazioni”.

Ma gran parte del dibattito si è focalizzato sulle disparità di genere. “Le donne sono la maggioranza, ma ancora troppo di rado raggiungono le posizioni apicali. Serve una rivoluzione culturale che non si completa dall’oggi al domani, ma intanto ci stiamo dando da fare per diffondere nuove forme organizzative, penso ad esempio allo smart-working, così da consentire di conciliare meglio tempi di vita e tempi di lavoro.

Il censimento Istat racconta una Pubblica amministrazione tra luci e ombre. Io tendo per natura a valorizzare le luci, ma mi sto impegnando per togliere spazio alle ombre che ancora ci sono”, ha concluso il Ministro.

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