Il minimo contributivo che dà diritto alla pensione di vecchiaia è fissato a 20 anni. La legge Amato aveva stabilito delle eccezioni a favore di alcune categorie che hanno beneficiato del vecchio minimo di 15 anni, ossia coloro che alla data del 31 dicembre 1992 avevano maturato il vecchio requisito dei 15 anni. Inoltre beneficiavano di alcune eccezioni anche chi sempre in quella data, risultava autorizzata alla prosecuzione del lavoro.
Sono ancora in vigore le eccezioni per raggiungere il minimo contributivo?
Si! Tali eccezioni sono state prima negate da una interpretazione dell’INPS con la circolare numero 35 del 2012 sulla legge di riforma poi riconfermate con la circolare 16 del 2013.
La pensione di vecchiaia
La pensione di vecchiaia è sempre più lontana, l’innalzamento dei limiti di età, pari sino al 2011 a 60 anni per le donne, e a 65 per gli uomini, è iniziato nel 1993 con la riforma Amato. A quel tempo si poteva lasciare il lavoro a 55 anni e 60 anni. In pratica avevamo i limiti più bassi di Europa.
A partire dal 2012 è cambiato tutto: l’età di vecchiaia, per entrambi i sessi, è salita gradualmente sino a raggiungere gli attuali non comprensibili 67 anni.