Open Data e PA – Vantaggi per i cittadini e per l’amministrazione Pubblica

Per Open Data si intende una filosofia e una pratica che consente l’accesso a dati e informazioni, facilmente e senza limitazioni e rappresenta un ulteriore passo verso l’ammodernamento della PA a garanzia della trasparenza e della partecipazione dei cittadini.

L’espressione “Open Data” sta a significare dati pubblici in formato aperto, “liberi” e accessibili a tutti i cittadini oltre che, facilmente riutilizzabili e scambiabili sul web, senza limitazioni di copyright, brevetti o altro.

Rendere fruibili e accessibili i dati che riguardano la collettività in modo che tutti ne possano usufruire, non è un’innovazione destinata solo a pochi specialisti, ma coinvolge tutti, poiché consente di ottenere informazioni che di fatto sono già degli utenti, in maniera trasparente e diretta, rendendo i cittadini più informati e quindi più consapevoli.

Gli Open data rappresentano il motore per l’innovazione, la crescita e la governance anche in ambito Europeo, i social invece trasformano il rapporto cittadino e PA in una sorta di governance partecipata.

La Pubblica Amministrazione manipola un volume dei dati che è impressionante: trattasi di dati afferenti a diverse categorie come sanità, trasporti, beni culturali, anagrafiche, catasti e gestirli non significa avere il controllo ma:

• acquisirli/registrarli;

• memorizzarli (in un formato digitale) ;

• catalogarli;

• analizzarli;

• renderli disponibili in un formato condiviso;

• ridistribuirli in quanto i dati archiviati sono inutili senza capacità di estrarne informazioni e conoscenza;

L’accesso a Open Data[2] deve essere tempestivo nel senso che gli utenti devono poter utilizzare i dati disponibili in rete in modo rapido e immediato con l’obiettivo di massimizzare il valore e l’utilità derivanti da accesso e uso di queste risorse.

Gli Open Data per essere denominati tali devono essere accessibili, cioè:

– la possibilità per tutti gli utenti di fruizione e utilizzo delle risorse digitali aperte;

– l’accesso deve poter avvenire direttamente attraverso i protocolli Internet;

– non deve essere richiesta senza alcuna sottoscrizione di contratto, pagamento, registrazione o richiesta ufficiale;

– gli Open Data devono essere trasmissibili e interscambiabili tra tutti gli utenti, direttamente in rete.

Gli Open Data devono essere leggibili:

– per garantire agli utenti la piena libertà di accesso, è necessario che i dati siano machine;

– readable;

– i dati devono poter essere processati con strumenti di elaborazione automatica dell’informazione.

I vantaggi degli Open Data per i cittadini consistono nel migliorare la percezione della Pubblica Amministrazione, rendere più affidabili e trasparenti i processi, fornire opportunità agli imprenditori, creare nuove professionalità, aprire nuovi mercati.


I vantaggi degli Open Data per la PA invece consentono di rendere significativi dati altrimenti inutilizzati, di utilizzare competenze esterne, permettere di analizzare processi e servizi e di migliorarli, ridurre il costo dello scambio delle informazioni  con le imprese e tra le Amministrazioni locali e tra le Amministrazioni locali e il Governo centrale.

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