Novità del Milleproroghe per i dipendenti degli enti locali, a partire dal 1° gennaio 2025

Ormai noi dipendenti pubblici sappiamo che la mobilità volontaria è una procedura che consente a chi è già in servizio presso un’amministrazione di trasferirsi ad altra amministrazione, garantendo una più efficace distribuzione delle risorse umane all’interno del sistema pubblico.

La novità del Milleproroghe per i dipendenti degli enti locali, a partire dal 1° gennaio 2025, consiste nel fatto che le amministrazioni pubbliche saranno nuovamente vincolate all’obbligo di espletare le procedure di mobilità volontaria prima di poter bandire nuovi concorsi.

Questa misura, disciplinata dall’articolo 30, comma 2-bis, del Decreto Legislativo n. 165/2001, rappresenta una svolta rispetto agli ultimi anni, durante i quali era stata consentita maggiore flessibilità grazie a deroghe temporanee: ma una svolta per bypassare l’istituto della preventiva mobilità prima di indire nuove assunzioni.

Quindi il suo ripristino come passaggio obbligatorio prima di procedere a nuove assunzioni solleva dubbi in termini di efficienza e tempi di reclutamento, altro che nuovi assunzioni.

 Questa novità in pratica comporta ora un ritorno a un sistema che, sebbene concepito per ottimizzare le risorse già esistenti, potrebbe rallentare le procedure di reclutamento. La necessità di verificare preliminarmente la disponibilità di personale tramite la mobilità, infatti, introduce un ulteriore passaggio burocratico, con tempi che potrebbero dilatarsi notevolmente.