“La dirigenza può sempre più incarnare l’eccellenza della nostra Pubblica Amministrazione e deve sentirsi investita di una missione e di un senso di appartenenza che vanno oltre le raffinate competenze tecniche acquisite”. Così il Ministro Dadone, si è rivolto ai presenti all’inaugurazione del VII corso-concorso della Scuola Nazionale dell’Amministrazione (SNA). “L’impegno per tutti i 125 selezionati, su oltre 20mila domande – ha proseguito il Ministro, sarà quello di meritare la funzione che si è chiamati a svolgere e soprattutto di creare un nuovo rapporto con funzionari e cittadini.
Stiamo lavorando – ha aggiunto il Ministro – per far sì che il corso-concorso diventi annuale, anche nell’ottica di dare una prospettiva concreta ai giovani che escono dall’università. Siamo in una fase di rilancio concorsuale, ma dobbiamo ricalibrare i bandi per diversificare le competenze e le abilità rispetto alla predominanza delle figure giuridiche. Serve la capacità di lavorare in gruppo, di guidare un gruppo. Servono le competenze digitali, tanto per citare un altro esempio. Una varietà e versatilità su cui Sna è già pronta a dare il suo contributo. La formazione oggi è decisiva – ha proseguito il Ministro -, per questo stiamo tentando, in legge di Bilancio, di sbloccare il tetto di spesa degli enti su questo terreno, tetto ancora fermo al 2009.
La pubblica amministrazione non vuole ringiovanirsi: dirigenti vecchi e non aggiornati che si servono delle nuove leve ma con stipendi privilegiati
Ho iniziato a fare politica da giovanissima, ha concluso il Ministro, sono entrata in Parlamento a 29 anni e da tre mesi sono ministro. Mi sono resa conto che la politica può tracciare le idee, ma senza una buona dirigenza nulla può realizzarsi in modo davvero concreto.I futuri dirigenti hanno in mano un sogno. Sta a loro trasformarlo in realtà”.