L’Accordo di Parigi

L’Accordo di Parigi è un trattato internazionale giuridicamente vincolante sui cambiamenti climatici.

Fino al 2020 le riduzioni delle emissioni sono state regolate dal Protocollo di Kyoto ed erano obbligatorie solo per i paesi industrializzati, ma nel contempo durante la ventunesima riunione della Conferenza delle parti (Cop 21)1 della Convenzione sui cambiamenti climatici, tenutasi a Parigi nel dicembre 2015, è stato raggiunto l’accordo con cui gli Stati aderenti si impegnano a mantenere l’innalzamento della temperatura sotto i 2° e – se possibile – sotto 1,5° rispetto ai livelli pre-industriali

L’accordo è stato firmato da 177 paesi, compresa l’Italia, il 22 aprile 2016 a New York, nella sala dell’assemblea generale delle Nazioni Unite; prevede un Comitato di facilitazione e controllo che monitorerà gli sforzi dei Paesi, e li assisterà, se necessario, nell’attuazione degli impegni.

Nel giugno 2021, il Parlamento ha approvato la legge UE sul clima, rendendo l’impegno politico del raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050, giuridicamente vincolante nel quadro del Green Deal.

L’UE promuoverà l’ambizioso risultato della legge sul clima, durante il vertice sul clima delle Nazioni Unite (COP26).

L’Accordo di Parigi è una pietra miliare nel processo multilaterale sul cambiamento climatico perché, per la prima volta, un accordo vincolante riunisce tutte le nazioni in una causa comune per intraprendere sforzi ambiziosi per combattere il cambiamento climatico e adattarsi ai suoi effetti.

Sempre più Paesi, regioni, città e aziende stanno fissando obiettivi di carbon neutrality. Le soluzioni a zero emissioni di carbonio stanno diventando competitive in tutti i settori economici che rappresentano il 25% delle emissioni. Questa tendenza è particolarmente evidente nei settori dell’energia e dei trasporti e ha creato molte nuove opportunità di business per i primi operatori.

Gli obiettivi dell’Accordo sono:

Obiettivo di lungo termine: contenere l’aumento della temperatura ben al di sotto dei 2°C e perseguire gli sforzi di limitare l’aumento a 1.5°C

Obiettivo di mitigazione: i paesi puntano a raggiungere il picco globale delle emissioni quanto prima e ad effettuare rapide riduzioni al fine di pervenire ad un equilibrio tra emissioni e assorbimenti nella seconda parte del secolo.

Per raggiungere gli ambiziosi traguardi dell’Accordo di Parigi, l’UE ha definito i propri obiettivi a lungo termine: fra questi, il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050.