Il PNRR un’occasione unica per proteggere l’ambiente

Oggi giorno gli ambiziosi obiettivi globali ed europei presenti e futuri circa la completa decarbonizzazione del sistema e il rafforzamento per l’adozione di soluzioni di economia circolare sono compresi nel PNRR: il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) “Italia domani” è un’occasione unica per accelerare il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi globali ed europei al 2030 e 2050.

Il 12 gennaio 2021 il Consiglio dei ministri approvava l’ultima versione del Piano Nazionale di ripresa e resilienza da inviare a Camera e Senato per le loro valutazioni. Il Parlamento ha svolto un approfondito esame, approvando le proprie conclusioni il 31 marzo 2021.

Nel mese di aprile 2021, il piano è stato discusso con gli enti territoriali, le forze politiche e le parti sociali con l’effetto che il Piano nazionale di ripresa e resilienza èlo strumento che dovrà dare attuazione, in Italia, al programma Next Generation EU.

Il Piano si articola in sedici Componenti sono raggruppate in sei Missioni.

Le missioni del PNRR sono:

  • M1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura.
  • M2 – Rivoluzione verde e transizione ecologica.
  • M3 – Infrastrutture per una mobilità sostenibile.
  • M4 – Istruzione e ricerca.
  • M5 – Coesione e inclusione.
  • M6 – Salute.
  • M7 – RePowerEU.

Il PNNR è un pacchetto di investimenti e riforme che vale 191,5 miliardi di euro di cui la quota d’investimento riservata per i progetti green è pari al 37% del totale delle risorse.

Sotto la lente della Commissione Europea, il PNRR riveduto destina una quota significativa, pari al 39,5%, dei fondi europei agli obiettivi climatici. Questo rappresenta un incremento rispetto al 37,5% previsto dal piano originario, e si deve in gran parte alle nuove riforme e agli investimenti potenziati inclusi nel Capitolo REPowerEU, focalizzati sulla transizione verde.

Con REPowerEU l’UE vuole porre fine alla sua dipendenza dai combustibili fossili russi risparmiando energia, diversificando gli approvvigionamenti e accelerando la transizione verso l’energia pulita.

REPowerEU nasce con l’invasione russa dell’Ucraina che ha avuto gravi ripercussioni sull’economia e sulla società dell’UE in quanto nel marzo 2022 i leader dell’UE hanno convenuto di affrancarsi gradualmente dalla dipendenza degli Stati membri dalle importazioni di gas, petrolio e carbone russi.

Il pacchetto fissa l’obiettivo di realizzare una riduzione pari almeno al 55% delle emissioni nette di gas a effetto serra entro il 2030 e la neutralità climatica entro il 2050, in linea con il Green Deal europeo.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è diviso in sei missioni e la maggior parte degli investimenti e delle riforme a carico del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, risiedono prevalentemente nella Missione 2, tuttavia due importanti azioni “green” a carico del Ministero sono anche nella 1 e nella 3 missione.

Infatti, nella Missione 1 lo scopo della riforma è quello di migliorare l’impronta ecologica degli eventi culturali (mostre, festival, eventi culturali, eventi musicali) attraverso l’inclusione di criteri sociali e ambientali negli appalti pubblici per eventi culturali finanziati, promossi o organizzati dagli enti pubblici.

L’applicazione sistematica e omogenea di questi criteri consentirà la diffusione di tecnologie/prodotti più sostenibili e supporterà l’evoluzione del modello operativo degli operatori di mercato, spingendoli ad adeguarsi alle nuove esigenze della Pubblica Amministrazione.