Via libera del Consiglio dei Ministri per i contratti del comparto Funzioni locali e della carriera diplomatica.
I lavoratori pubblici sono al centro dell’agenda di Governo. Il Consiglio dei ministri ha dato oggi il via libera al nuovo contratto collettivo nazionale 2019-2021 del comparto Funzioni locali, che riguarda circa 430mila dipendenti di Regioni, Province, Comuni e Camere di commercio, e all’accordo per il personale della carriera diplomatica. Il Governo Draghi taglia così un ulteriore significativo traguardo nel percorso di rilancio dei rinnovi contrattuali, avviato il 10 marzo 2021 a Palazzo Chigi con la firma del Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale.
Il contratto del comparto Funzioni locali è il terzo, dopo quello delle Funzioni centrali e della Sanità, ad essere stato concluso all’Aran e approvato in via definitiva dal Cdm. Il prossimo rinnovo riguarderà il personale dell’Istruzione e della ricerca, per cui sono in corso le trattative. Al Dipartimento della Funzione Pubblica sono stati, invece, sottoscritti nell’ultimo anno gli accordi per il comparto Sicurezza e Difesa, per i Vigili del Fuoco, per la carriera prefettizia e, da ultimo, per la carriera diplomatica.
Sanità nuovo contratto
Il ministro della PA ha riportato al centro dell’agenda di Governo il tema del lavoro pubblico e restituito dignità e centralità ai ‘volti della Repubblica’, sempre in prima linea anche nei momenti più difficili per il Paese, com’è stato durante la pandemia.
L’auspicio è che il percorso continui, con lo stesso entusiasmo e la stessa convinzione, con il prossimo Governo.
Firma definitiva del contratto del comparto sanità tra Aran e organizzazioni sindacali. Un contratto importante per i 550mila dipendenti, tra cui 277mila infermieri, di un settore fortemente impegnato nel periodo della pandemia e ancora oggi sotto pressione. Il nuovo contratto porterà negli stipendi dei lavoratori aumenti, arretrati, l’indennità Covid prevista per gli infermieri e i valori differenziali legati alle nuove progressioni orizzontali, oltre ad un nuovo sistema degli incarichi.