E’ la nuova formula di riscatto del periodo di laurea ai fini pensionistici.
Il riscatto del corso di studi riguarda i soli anni in corso delle lauree triennali, specialistiche, magistrali e di vecchio ordinamento, nonché i dottorati di ricerca, esclusi i master, sempre a condizione che questi non siano già coperti come avviene a oggi da contribuzione nella gestione separata o ad altra forma.
Il riscatto ordinario
La forma ordinaria di riscatto è accessibile a tutti i lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dipendenti o alle gestioni esclusive ed esonerative dell’Inps, sempre a condizione che il lavoratore abbia già un contributo accantonato nella gestione dove intende esercitare il riscatto. L’assicurato dovrà inoltre avere già ottenuto il proprio titolo di laurea e il corso di studi dovrà collocarsi cronologicamente dopo la creazione della gestione stessa.
Infatti, la gestione separata, ad esempio, permette di riscattare solo i periodi di studio collocati successivamente al 31 marzo 1996.
Un’altra regola di cui tenere conto, che vale anche per la nuova forma agevolata, stabilisce che non si possono riscattare periodi già coperti da contribuzione obbligatoria. Dunque per chi ha svolto attività anche occasionali durante gli studi, si potranno riscattare esclusivamente le settimane del corso di laurea in corso, esclusi i periodi già coperti da contribuzione.
Infine va ricordato che il riscatto del corso di studi può essere richiesto per una parte del periodo di laurea, anche per un’unica settimana; può essere richiesto più volte lasciando decadere la prima richiesta e rinnovando la domanda telematica.