Che cosa si intende per digitalizzazione delle grandi amministrazioni centrali

Sempre il PNRR è la fonte della digitalizzazione del pubblico impiego e riguarda anche le grandi amministrazioni centrali che giocano infatti un ruolo fondamentale nell’offerta di servizi pubblici ampiamente utilizzati da cittadini e imprese, che necessitano di un’importante accelerazione in termini di ammodernamento e digitalizzazione.

La digitalizzazione delle grandi amministrazioni centrali individua una serie di interventi “verticali”, rivolti alle grandi realtà del panorama pubblico italiano responsabili di importanti processi inerenti a specifici settori di policy (giustizia, lavoro, difesa, pubblica sicurezza).

L’investimento previsto dal PNRR per la digitalizzazione delle amministrazioni centrali ha previsto complessivamente 611,2 milioni di euro, e si rivolge a una platea piuttosto ristretta di importanti realtà centrali:


● Ministero dell’Interno: si prevede, in particolare, la digitalizzazione dei principali servizi al cittadino e dei relativi processi interni, per un totale di 45 procedure e processi interni reingegnerizzati e completamente fruibili online entro giugno 2026. A questo si aggiungono anche lo sviluppo di nuove applicazioni e sistemi gestionali interni, nonché interventi di riqualificazione del personale per rafforzare le capacità digitali
dell’amministrazione. Al Ministero dell’Interno sono destinati 107 milioni di euro.


● Ministero della Giustizia: si prevede un massiccio intervento di dematerializzazione, con la digitalizzazione di 10 anni di archivi dei Tribunali relativi a processi civili e penali, per un totale di 10 milioni di fascicoli giudiziari digitalizzanti entro giugno 2026. Alla stessa data è inoltre previsto il completamento di un data lake che agisca come punto unico di accesso ai dati grezzi prodotti dal sistema giudiziario, e di 6 nuovi sistemi di
conoscenza ad esso correlati . Al Ministero della Giustizia sono destinati 133 milioni di euro.

● Ministero della Difesa: si prevede principalmente un upgrade di sistemi e applicazioni e una progressiva transizione verso paradigmi open source. Le risorse destinate al Ministero della Difesa ammontano a 42,5 milioni di euro. In particolare, entro dicembre 2024, si prevede:
a. la digitalizzazione, revisione e automazione di 20 procedure relative alla gestione del personale;
b. un numero di certificati rilasciati che utilizzano l’infrastruttura con sito di disaster recovery pari a 750.000;
c. la migrazione completa di 15 applicazioni (4 non mission critical, 11 mission critical) verso una nuova infrastruttura open source.

● Consiglio di Stato: si prevede la creazione di un data warehouse avanzato per la raccolta degli atti dei processi amministrativi e la contestuale adozione di soluzioni integrate per la data analysis, con un obiettivo finale di 2,5 milioni di atti giudiziari relativi al sistema di giurisdizione amministrativa pienamente disponibili nel data warehouse entro dicembre 2024. Al Consiglio di stato sono destinati 7,5 milioni di euro.


● Guardia di finanza: si prevede la riorganizzazione delle banche dati e l’introduzione della data science all’interno dei processi operativi e decisionali, con il coinvolgimento di 10 esperti per la progettazione dell’architettura dei dati e dell’elaborazione degli algoritmi dell’unità di analisi dei megadati entro marzo 2024.
Alla GF sono destinati 25,5 milioni di euro.

● Istituti di previdenza sociale, ovvero INPS e INAIL: si prevedono principalmente interventi di revisione di sistemi e procedure interni, nonché l’evoluzione dei punti di contatto digitali con l’utenza. In particolare:

a. per INPS si prevede, entro dicembre 2023, la realizzazione di 70 servizi supplementari messi a disposizione sul sito web istituzionale e un totale di 8.500 dipendenti con competenze digitali migliorate. A INPS sono destinati 180 milioni di euro.


b. per INAIL si prevede, entro giugno 2026, la reingegnerizzazione di 82 processi e servizi istituzionali reingegnerizzati per renderli completamente digitalizzati. A INAIL sono destinati 116 milioni di euro.