Ai fini del calcolo del periodo del comporto (18 mesi) come deve essere correttamente quantificato in giorni il singolo mese?

Ai fini del computo del periodo di comporto, ai sensi dell’art.21, commi 1 e 2, del CCNL del 6.7.1995, si assume, convenzionalmente, che un mese corrisponde a 30 giorni.
Nella maggior parte dei casi, il medico certifica che il dipendente ha bisogno di un certo numero di giorni di riposo ed è quindi inevitabile, per stabilire il trattamento economico dell’assenza e calcolare l’eventuale superamento del periodo di comporto, rapportare a giorni anche i 18 mesi di cui all’art. 21, comma 1, del CCNL del 6.7.1995 ed i mesi di assenza di cui al comma 7 dello stesso articolo (assumendo, appunto, che un mese corrisponde, convenzionalmente a 30 giorni).

In altri termini, il dipendente ha diritto alla conservazione del posto per un periodo pari a 540 giorni (18 mesi per 30 giorni al mese), 270 dei quali retribuiti al 100% (9 mesi per 30 giorni al mese), 90 retribuiti al 90% e 180 retribuiti al 50%.

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