L’abrogazione dell’abuso d’ufficio, norma che per 205 anni ha protetto i cittadini dalle prevaricazioni delle autorità, segna un punto di svolta storico. In futuro, secondo i sostenitori della sua eliminazione, sarebbe sufficiente fare affidamento sui reati di peculato, corruzione, concussione, rivelazione di segreto, oltre alla possibilità per i cittadini di appellarsi al Tar e alla responsabilità dei dipendenti pubblici per danni erariali di fronte alla Corte dei Conti, insieme ai procedimenti disciplinari interni.
Tuttavia, questi ultimi spesso vengono sospesi in attesa dell’esito di eventuali processi penali, che non ci saranno più, e l’esperienza dimostra che raramente vengono avviati disciplinari senza la spinta del penale.
Recentemente, tribunali da Firenze a Reggio Emilia e Locri hanno sollevato dubbi sulla costituzionalità della legge che abroga l’abuso d’ufficio, ipotizzando una violazione degli obblighi internazionali derivanti dalla Convenzione Onu di Merida e dei principi di imparzialità della pubblica amministrazione stabiliti dalla Costituzione.
Inoltre, una proposta di direttiva del Parlamento Europeo, datata 3 maggio 2023, prevede al suo articolo 11, che gli Stati membri debbano rendere punibile come reato qualsiasi atto compiuto o omesso illegalmente da un funzionario pubblico per ottenere vantaggi indebiti.
Se questa proposta venisse approvata, l’Italia sarebbe obbligata a reintrodurre il reato di abuso d’ufficio.
Che cos’è la convenzione di Merida?
“La Convenzione di Mèrida, adottata vent’anni fa dalle Nazioni Uniti come strumento anticorruzione universale legalmente vincolante, costituisce un passaggio essenziale nella lotta alla corruzione, puntando in maniera decisa sulla prevenzione.
La Convenzione di Mèrida, adottata vent’anni fa dalle Nazioni Uniti come strumento anticorruzione universale legalmente vincolante, costituisce un passaggio essenziale nella lotta alla corruzione, puntando in maniera decisa sulla prevenzione.
L’Italia ha ratificato nel 2009 la Convenzione del 2003, e da lì è poi nata la Legge Severino che ha portato alla costituzione dell’Anac, l’Autorità nazionale italiana Anticorruzione.